Il complesso Museale di San Francesco è un edificio antichissimo costruito tra il 1335-38 dai frati francescani.
L’edificio ha una pianta rettangolare con navata centrale, cappelle laterali e abside pentagonale.
Il percorso espositivo che si snoda al suo interno passa per l’abside con un notevole ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, la controfacciata impreziosita da un’opera di Pietro Vannucci detto il Perugino e la Pinacoteca, con la Sala del Melanzio e reperti archeologici.
L’abside affrescata da Benozzo Gozzoli ritrae le “Storie della Vita di San Francesco“, prima straordinaria testimonianza del pittore come di mastro indipendente. Risalente al 1452 e sapientemente restaurato dopo il terremoto del 1997, il ciclo absidale ritrai 20 episodi della vita di San Francesco leggibili da sinistra verso destra, a partire dal basso. Anche le volte sono affrescate e riportano le figure dei santi e decorazioni di elementi vegetali. Tra gli episodi più significativi ritratti, quello in cui San Francesco benedice la città di Montefalco, con una splendida rappresentazione della città e della realtà rurale che la caratterizzava.
l motivo conduttore del ciclo è l’identificazione di Francesco come ‘nuovo Cristo’ (alter Christus), concetto centrale della spiritualità francescana.
Il secondo registro riporta in un riquadro la scena di una cena, che ha come protagonisti S. Francesco e il Cavaliere di Celano, dal quale il santo era stato invitato. Sulla mensa sono rappresentate due bottiglie, una d’acqua e una di vino rosso che potrebbe essere interpretato come riferimento preciso alla produzione di Sagrantino di Montefalco, vino il cui nome deriva proprio dalla sua utilizzazione per l’impartizione dei sacramenti.
“Il colore mi possiede. Non ho bisogno di tentare di afferrarlo,lo sento. Questo è il senso dell’ora felice: io e il colore siamo tutt’uno. Sono pittore”
Benozzo Gozzoli, storie della vita di S.Francesco, 1452
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